Dalla metà degli anni ’80 inizia la produzione di parecchi album a suo nome (di cui alcuni registrati a New York; v. “discography").
In quegli anni si intensificano le sue esibizioni live nei più prestigiosi jazz clubs del mondo: importanti palcoscenici hanno ospitato la sua armonica e la sua chitarra.
Ad esempio, negli Stati Uniti si esibisce al “Blue Note”, al “Town Hall Theatre” e al “Birdland” di New York City; inoltre al “Green Mill” di Chicago e al “Pier House” di Key West.
In Italia suona al “Teatro dell’Opera” di Roma e nella sala Verdi del “Conservatorio della Musica” di Milano.
Ha tenuto concerti anche nei jazz clubs di molte città della Germania, alla “Philarmonic Hall” di San Pietroburgo e alla “Convention Hall” di Hong Kong.
Tra i jazz festivals, da sottolineare le partecipazioni al “Jazz at the Tropics” di Miami, al “Django Reinhardt Festival” di Fontainbleu (Francia) e al “Jakarta Jazz Festival” (Indonesia).
Il brano “Soft Drink”, composto nel 1985, è uno swing che ripetutamente usa come sigla di apertura dei suoi concerti. In poco tempo il pezzo diventa molto noto tra gli amici jazzisti e diventa una sorta di brand del Bruno armonicista. Oggi i colleghi lo eseguono spesso in suo onore.